È finalmente arrivata l’estate: le alte temperature spingono milioni di italiani a fuggire dalle afose città per recarsi in luoghi che possano dare sollievo dalle alte temperature. C’è chi predilige la montagna, dove trova riparo dal caldo grazie all’alta quota e passeggiate all’ombra di alberi secolari. C’è invece chi preferisce approfittare delle nostre bellissime e invidiate spiagge e concedersi un tuffo nel nostro mare, uno dei più belli al mondo. Ed è proprio sulle spiagge che siamo costantemente esposti all’effetto del sole. I raggi del sole hanno numerosi benefici ben noti al grande pubblico: dal grande contributo alla sintesi di Vitamina D, all’effetto benefico sull’umore. Un ulteriore effetto del sole è sicuramente quello di contribuire in maniera importante allo sviluppo dell’abbronzatura, tanto ambita da tutti coloro che affollano le spiagge durante l’estate.
Ma i raggi del sole possono costituire anche un rischio per la salute della nostra pelle. Questo come mai?
In primis va analizzata la natura dei raggi solari.
La radiazione solare è composta per la maggior parte da tre tipologie, classificabili in base alla loro lunghezza d’onda: l’infrarossa, il visibile e l’ultravioletta, che è potenzialmente quella che contribuisce al processo di abbronzatura ma può essere anche la più dannosa.
In particolare esistono tre tipologie di raggi UV, classificabili anche loro in base alla loro lunghezza d’onda:
i raggi UV-A che penetrano più a fondo la nostra pelle e che possono potenzialmente causare danni a lungo termine come invecchiamento cutaneo e perdita di elasticità dell’epidermide, UV-B invece responsabili di alcuni episodi in acuto come scottature ed eritemi e UV-C, la più pericolosa data la sua corta lunghezza d’onda ma per la maggior parte assorbita dallo strato d’ozono dell’atmosfera.
L’esposizione prolungata all’insieme dei raggi solari senza le dovute attenzioni, sia UV che non, può portare ad alcuni danni alla nostra pelle: accumulo di citochine infiammatorie, aumento delle metalloproteinasi con conseguente degradazione del collagene della nostra epidermide. Insomma, tutti eventi chiave nell’invecchiamento precoce. Questo è dovuto all’accumulo di radicali liberi dell’ossigeno (ROS) in seguito all’esposizione solare: sono loro i veri protagonisti di tutti i processi degenerativi a carico della nostra epidermide.
Come si può contrastare questo fenomeno?
Usare dei filtri solari è sicuramente fondamentale quando si decide di esporsi al sole. Scegliere in base al proprio fototipo una adeguata protezione è alla base per poter abbronzarsi in tutta sicurezza. Ma oltre allo schermo che possiamo applicare sulla nostra epidermide, è possibile prendersene cura anche “dall’interno”, grazie ad alcune sostanze naturali che possono contribuire al mantenimento dell’aspetto sano della nostra pelle.
Quali sono?
Esistono tantissime tipologie di antiossidanti presenti in natura, ma non tutti sono efficaci allo stesso modo. Sicuramente uno dei poco conosciuti ma estremamente funzionale è la Polidatina.
Polidatina
La Polidatina è la “sorella” del ben più noto Resveratrolo, una delle sostanze più studiate in virtù dei suoi incredibili effetti sulla salute umana, in primis quello antiossidante. Il Resveratrolo presenta però un problema, legato alla sua biodisponibilità, ovvero la capacità e la quantità con la quale viene assorbito dal nostro corpo. È molto bassa per questa sostanza, sicuramente dovuto alla sua scarsa solubilità e la sua veloce eliminazione dal nostro organismo. La Polidatina invece è più solubile all’interno del nostro organismo e sfrutta diversi meccanismi di assorbimento, che aumentano conseguentemente biodisponibilità ed efficacia della sostanza. Questo perché la Polidatina è sostanzialmente un Resveratrolo con un glucosio in più, quindi il suo glicoside. E’ il modo in cui il Resveratrolo stesso viene trasportato dalla piante nel suo circolo linfatico.
In particolare, la Polidatina si è dimostrata efficace nel contrastare i danni indotti dai raggi UV-B, in particolare riducendo l’espressione delle COX-2 (coinvolte nella cascata infiammatoria) contrastando l’insorgenza di radicali liberi.
In generale sia il Resveratrolo che la Polidatina e risultano utili nel trattamento dell’insorgenza di rughe e invecchiamento cutaneo.
Zinco
Lo Zinco è un elemento imprescindibile per la salute della nostra pelle: circa il 6% dello zinco totale del nostro corpo è proprio contenuto all’interno dell’epidermide. Il suo ruolo è importante anche grazie all’azione come cofattore delle metalloproteinasi: in questo senso è coinvolto anche nella guarigione di ferite e lesioni della pelle, oltre che di protezione rispetto ai processi degenerativi legati al collagene.
È preferibile assumere lo Zinco sotto forma di Sali organici, come il Gluconato, così da aumentarne la biodisponibilità.
Selenio
Il Selenio, a pari merito con lo Zinco, è anch’esso un elemento fondamentale per la nostra pelle: è stato dimostrato come il Selenio possieda spiccate attività antiossidanti grazie alla sua azione sul Glutatione Perossidasi presente all’interno del derma, protegga dall’azione dei raggi UV e il DNA della pelle da danni causati da agenti esterni. Anche qui è fortemente consigliato assumere il Selenio, in una sua forma specifica, la Selenio-Metionina, più efficace rispetto a forme inorganiche.
Chi non conosce la Vitamina C: sicuramente una delle vitamine più utili e studiate al giorno d’oggi. Questo per una motivazione ben precisa, la sua azione pleiotropica. Di fatti la Vitamina C agisce su numerosi meccanismi del nostro organismo, grazie alla sua incredibile attività antiossidante. Ma l’azione della Vitamina C non si ferma qui: contribuisce anche alla formazione del collagene, in virtù della presenza di ossidrili all’interno della sua struttura chimica contribuisce alla sintesi di idrossiprolina e idrossilisina, aminoacidi che costituiscono il collagene.
La Vitamina A è fondamentale per un aspetto sano della pelle: è una delle sostanze più studiate in tal senso. Ed è utile anche in questo caso. L’assunzione di Vitamina A è utile nel prevenire l’invecchiamento cutaneo e promuovere un aspetto omogeneo dell’epidermide umana. Questo è probabilmente dovuto all’interazione di questa vitamina con i recettori dell’acido retinoico e del retinoide X, coinvolte nell’espressione di citochine infiammatorie e nel turnover cellulare della matrice extracellulare.
ESTETiA: l’integratore che le contiene tutte assieme
Quando ho deciso di formulare ESTETiA volevo consegnare al consumatore un prodotto completo, che avesse tutti gli elementi chiave per avere una pelle sana ed avere un’arma in più nei confronti dei temibili radicali liberi dell’ossigeno, nemici della nostra epidermide.
Oltre già alle sostanze di comprovata efficacia in ambito clinico, è stata inserita anche la Polidatina, una sostanza ancora poco utilizzata da altri integratori, ma con un potenziale incredibile.
Il tutto in una sola capsula al giorno, senza assumere tante compresse durante l’arco della giornata. Inoltre, la presenza di una particolare capsula acido resistente rimuove la fastidiosa sensazione di reflusso tipica di questa tipologia di integratori.
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